Teatro Antico
composer
Irina Solinas compone e incide musica per la rilettura dei più antichi testi teatrali in collaborazione con KERKIS - Teatro Antico in Scena
“Edipo RE” di Sofocle
Come in tutte le tragedie, anche nell’ Edipo Re di Sofocle il protagonista è l’eroe tragico, l’uomo solo che gioca un’impossibile scommessa contro il destino, affrontandolo nel modo più nobile possibile, senza indietreggiare nemmeno davanti alla difficoltà estrema quale è per Edipo il riconoscimento di se stesso quale responsabile delle nefandezze che –come sovrano di Tebe- si è impegnato a scoprire e punire.
Edipo Re, definita da Aristotele nella Poetica “la tragedia perfetta” rappresenta un modello drammaturgico di grande successo ed effetto, contenendo gli archetipi del teatro di ogni tempo, grazie alla concatenazione di eventi che costruiscono la complicazione tragica in un crescendo di suspence che anticipa la struttura del nostro dramma poliziesco, il ritmo delle scene, il linguaggio metaforico che fornisce allo spettatore il sottotesto necessario a comprendere il senso sottile e sfuggente della tragedia, i caratteri dei protagonisti scolpiti grazie a parole che li cesellano come pietre, forti temi antropologicamente universali come la drammaticità di una pestilenza di cui si cercano le cause che immancabilmente si scoprono consistere in una colpa umana, come l’impossibilità di ‘conoscere’ la verità attraverso i propri sensi e i ragionamenti, a cui corrisponde però l’attrazione fatale del ‘vero’ che l’eroe Edipo cerca al di sopra di tutto e non ultime le ambigue sottigliezze dell’ironia tragica.
La nuova produzione di Kerkís affronta sperimentalmente un allestimento con tre soli attori per gli episodi, secondo l’uso antico di età classica, dove l’illusione scenica permetteva al protagonista, deuteragonista e tritagonista loro d’impersonare più ruoli.
Lo spettacolo assume così un alto valore di studio e di rivalutazione della tradizione antica. Per mezzo di soluzioni sperimentali e raffinate tecniche performative proprie della recitazione contemporanea, l’Edipo Re di Kerkís intende rispettare l’arcaicità del mito e del testo, ma al tempo stesso avvicinare questo capolavoro dell’antichità classica alla nostra sensibilità contemporanea grazie alla resa scenica.
“Menecmi” di Plauto
Menecmi è una commedia scritta da Plauto verso la fine del III secolo a.C. Il nome deriva da quello dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli. La commedia tratta dello smarrimento e rapimento di Menecmo I e delle peripezie che consentono ai due gemelli di incontrarsi di nuovo e tornare insieme in patria. Attorno all'omonimia e alla straordinaria somiglianza tra i due fratelli viene costruito da Plauto il prototipo della commedia degli equivoci, simile per genere all'Anfitrione e alle Bacchidi: la comparsa di Menecmo II, che non ha mai smesso di cercare il fratello, ad Epidamno, dove Menecmo I si è creato la sua nuova vita, scatena un susseguirsi di situazioni confusionali, comiche per necessità.