Paesaggi anfibi: costitutivamente danzanti
INCONTRO con l’architetta Annalisa Metta, a seguire performance site specific.
Paesaggi Anfibi”, una riflessione frutto del lavoro dell’Architetta Paesaggista e professoressa di Architettura del Paesaggio Annalisa Metta.
Il termine “anfibio” significa “dalla doppia vita” e si riferisce ad organismi che vivono sia in ambienti acquatici sia terrestri. In tal senso, anfibio è aggettivo pertinente per ogni paesaggio, che è sempre una condizione di transito e di negoziato tra agentività interagenti, umane e non umane, e che sempre si dà come situazione performativa. Gli spazi anfibi sono zone di transizione e movimento, caratterizzate da una natura instabile e dinamica.
A “coabitare” il palco sarà presente Irina Solinas insieme ai suoi strumenti: violoncello e viola da gamba accompagnata dai suoni della natura. Gli spettatori avranno il piacere di ascoltare degli estratti da “Ecotonos”: MeditaMondo, fluide risonanze per viola da gamba; Intermezzo per Violoncello solo; EcoSuite; melodie ecotonali per violoncello e ritmi della natura.
Ecotonos è il confine tra due dimore, un confine che unisce, non separa. È uno spazio dove il diverso si incontra, uno spazio sacro dove gli opposti si prendono il tempo per ascoltarsi. Ci vuole coraggio per esplorare un ecotono, terra di confine che insegna la pace.
Chiude la coabitazione creativa e sperimentale il maestro Roberto D’Agostino che con la sua performance di tàijìquàn “La danza dell’acqua: energia che scorre” esplora attraverso l’elemento acquatico, simbolo del movimento infinito e dello scorrimento energetico, le assonanze tra ritmo musicale ed il ciclo unico dell’universo.
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